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  Al fine di individuare i punti salienti della mia attività’ di dirigente scolastico, ritengo opportuno fare una riflessione sul significato che riveste per me la Scuola nella realtà’ attuale, sottoposta a continui e incessanti ritmi di mutamento, spesso causa di disorientamento e di conflitti psicologico – individuali e sociali. L’esperienza ormai ventennale vissuta dalla scrivente, in qualità di docente d’Italiano e di Storia e oggi quale dirigente scolastico nell’istituto tecnico tecnologico Marie Curie,ubicato nella zona orientale della città di Napoli,  mi ha condotto ad una visione della Scuola altamente formativa nel suo senso più profondo e più ampio, baluardo e strumento di crescita per i giovani in termini di “personalità sociali”, in grado di interagire in modo consapevole e critico con il contesto circostante. La mia “idea” di scuola deve espletarsi nell’attuazione di una comunità scolastica intesa come ambiente di apprendimento, in cui acquista prevalenza non solo la trasmissione del sapere, ma la gestione di quelle conoscenze fondamentali e prioritarie per la crescita del cittadino. Ritengo che  la “nostra”scuola per il territorio debba diventare centro propulsore di cultura ad ampio spettro, officina di cultura,intimamente rispondente ai bisogni degli utenti  e alle loro richieste, per intervenire sulla crescita e sull’emancipazione del contesto di appartenenza, anziché chiudersi nella torre d’avorio autoreferenziale,come monade di leibnitziana memoria,  “senza porte e senza finestre”. 

 

La mia “idea” di scuola deve espletarsi nell’attuazione di una comunità scolastica intesa come ambiente di apprendimento, in cui acquista prevalenza non solo la trasmissione del sapere, ma la gestione di quelle conoscenze fondamentali e prioritarie per la crescita del cittadino. Ritengo che  la “nostra”scuola per il territorio debba diventare centro propulsore di cultura ad ampio spettro, officina di cultura,intimamente rispondente ai bisogni degli utenti  e alle loro richieste, per intervenire sulla crescita e sull’emancipazione del contesto di appartenenza, anziché chiudersi nella torre d’avorio autoreferenziale,come monade di leibnitziana memoria,  “senza porte e senza finestre”. La mia vision si concretizza nel modello  organizzativo di tipo telocratico, che si configura come sistema aperto, proteso verso l’innovazione e la crescita in termini di qualità, con una struttura a rete decentrata, flessibile e incentrata sulla circolarità delle idee, con una leadership propositiva e trasformazionale, con un sistema relazionale di tipo partecipativo per la realizzazione di obiettivi comuni e condivisi. La mia  leadership punta sulla motivazione delle risorse umane nella realizzazione della progettualità d’istituto, frutto della partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti, dai docenti ai discenti, alle famiglie, affinché sia pienamente congruo e congeniale alle esigenze degli utenti.In quest’ottica, in una sorta di equilibrio fra centralismo e  localismo, nello spirito del motto “think globally and act locally”, per condurre un’azione volta alla innovazione,  ritengo fondante stringere adeguati rapporti con le altre istituzioni locali presenti sul territorio, coinvolgendo tutti gli attori sociali, attraverso creazioni di reti sia orizzontali, con Enti dello stesso grado, sia verticali con altri Enti istituzionali e  associazioni del luogo, nello spirito di un ethos di successo basato sulla condivisione valoriale di obiettivi e finalità, nella realizzazione di una scuola a sistema aperto. Ritengo importante profondere nella mia vision di scuola il pathos che dà sostegno ad ogni percorso didattico e metodologico da attuare,  affinché possa trasmettere fiducia al mio staff, diventando la giuda che conduce verso mete condivise e legate anche alle richieste territoriali in un rapporto dialettico di reciprocità. Leadership riflessiva, infatti, significa mettere in campo le strategie della trasformazione, che si possono concretizzare e possono essere implementate attraverso un confronto sistemico con i docenti tutti sull’idea di scuola da realizzare,entusiasmandoli e  motivandoli attraverso forme collaborative e partecipative, in una logica di responsabilità circolare. Una prospettiva gerarchica, sempre nell’ ottica che la condivisione dei fini sia concretamente sentita come realizzazione di ciascuno. A tale proposito, le modalità d’azione della vostra Dirigente costituiscono il supporto basilare perché si ottimizzi la qualità delle relazioni comunicative fra gli attori, attraverso la ridefinizione dei significati, delle idee e delle azioni sottostanti alla motivazione e alla partecipazione alla mission d’istituto, non più lontana dal sé di ognuno, ma pienamente interiorizzata. La mia leadership, flessibile e poliedrica, punta alla formazione di competenze sistemiche, abile nel coinvolgere e mobilitare l’impegno professionale delle risorse umane, con il chiaro intento  di realizzare una  mission di scuola, cui tutti gli attori coinvolti devono tendere, affinché l’istruzione sia un diritto inalienabile, garantito a tutti e la cultura rappresenti la chiave di lettura per rimuovere il degrado sociale e il disagio individuale, per donare alla civiltà del proprio tempo un cittadino consapevole e alla storia dell’ umanità un individuo cosciente di essere una parte infinitesimale, ma indispensabile dell’Universo.

 

 

         

Il Dirigente

Prof.ssa Gabriella Russo

 

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09 Set, 2022

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